Proibizionismo e poker online: gli Usa cominciano una nuova caccia alle streghe?

ArticlePhoto

Pessime news per i giocatori di poker americani. Il sogno di vedere debellata la famigerata Uigea, la legge che bandisce il gioco online, s'infrange contro la dura realtà. Dal 15 aprile 2011 il poker su internet è totalmente congelato negli Stati Uniti e coloro che si battevano per una liberalizzazione dell'azzardo online, tra cui il democratico Barney Frank, zittiti completamente.

 

Ma quali possono essere gli scenari per il futuro? Difficile rispondere a questa domanda. C'è chi sostiene che le WSOP pagheranno caro questa scelta assai impopolare. Non si potrà più accedere ad uno dei numerosi eventi tramite freeroll o satellite, e questo potrebbe causare una notevole riduzione del numero dei partecipanti alla più importante manifestazione pokeristica del mondo. Inoltre il poker online è stato un trampolino di lancio anche per il poker live e questo blocco potrebbe generare un danno per il business che ha reso grande Las Vegas, che nel 2011 non sta esattamente vivendo uno dei suoi momenti migliori.

 

Ci si pone anche domande su come faranno i giocatori a riavere i soldi giacenti sui propri conti online. I siti di gioco riusciranno ad effettuare in toto il cash-out? Al momento le principali poker room stanno rassicurando i giocatori che i soldi non sono perduti, semplicemente congelati, eppure risulta momentaneamente impossibile prelevarli.

 

Inoltre, essendo bloccati i trasferimenti, non sarà nemmeno possibile per i players americani affidare i crediti del proprio conto a giocatori residenti all'estero. Si presume che la questione verrà risolta, però il 15 aprile è stato un giorno nero per il poker americano.