Casino live? Meglio puntare sull’online!

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Termina uno degli anni più bui per le casse delle sale da gioco italiane, che sono sul piede di guerra…

2012, l'annus horribilis dei quattro casinò italiani. Chi (molto) più, chi (poco) meno, Saint Vincent, Venezia, Sanremo e Campione d'Italia hanno fatto registrare dati decisamente peggiori rispetto all'anno scorso, con un netto calo non solo degli incassi, ma anche delle presenze.

E con l'arrivo delle slot machine nei casinò online, molto difficilmente il trend verrà ribaltato nei prossimi mesi, per non dire nel prossimo anno.

Ma cominciamo dai numeri, precisamente dagli incassi. Il Casinò di Venezia rimane quello più "ricco", con 94,5 milioni di euro di raccolta, pari però al 18,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011 (parliamo dei primi dieci mesi dell'anno).

Poi c'è il Casinò di Campione d'Italia, con 75,5 milioni, pari al 19,5% in meno; terzo posto per il Casinò di Saint Vincent con 64 milioni (-19,9%), quindi il fanalino di coda, il Casinò di Sanremo con 43,5 milioni di euro e uno spaventoso -23,1%.

 In totale, parliamo di 277,6 milioni di euro di incassi, il 19,5% in meno rispetto al 2011.

Anche per quanto riguardo le visite ai quattro casinò italiani, siamo in regime di notte fonda: Venezia perde il 17,9% (690.167 visite), Campione d'Italia il 3,4% (547.917), Sanremo il 13,3% (521.388) e Saint Vincent il 12% (466.050, dato influenzato dalla ristrutturazione degli ultimi mesi).

In totale, gli ingressi nelle sale da gioco made in Italy hanno superato di poco i 2,2 milioni, per un calo medio del 12,4%.

Ma quali sono i motivi di questa crisi profonda? Sicuramente la concorrenza dei casinò online, delle poker room e della miriade di giochi statali ha contribuito in maniera considerevole, così come la recente norma che fissa l'uso del denaro contante a 1.000 euro e che influisce sul volume d'affari (facendo scappare i giocatori nelle sale oltre confine, dove i limiti arrivano a 2.500-5.000 euro).

Secondo Federgioco, però, il problema principale sta alla base: il settore dei giochi dovrebbe essere coordinato dal Ministero degli Interni, e non da quello dell'Economia, accusato dai protagonisti del settore di pensare soltanto a come introitare più denaro possibile.

La soluzione? Potrebbe essere quella adottata per esempio dal Casinò di Sanremo, che ha pensato di allargare la propria offerta abbracciando il gioco online.

Grazie alla partnership con Medialivecasino, Sanremo è diventato il primo casinò terrestre italiano ad ospitare una roulette dal vivo che viene trasmessa online direttamente dalla sala da gioco.