Richard Marcus spiega come si fa ad imbrogliare a poker

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Richard Marcus, di cui ci siamo occupati tempo fa in un editoriale, è uno degli autori più interessanti per quanto riguarda gli imbrogli nel gambling. In origine era un baro professionista poi, con la maturità, ha deciso di “cambiare sponda” e ora si occupa di smascheramento di bari e lavora per i casinò. Al momento i suoi libri non sono tradotti in italiano e questo è un peccato. Si tende a tradurre libri che si ripetono nei contenuti tralasciando argomenti nuovi.

“Dirty poker”, scritto nel 2006, è uno dei suoi saggi più interessanti (lo si può acquistare su Amazon) e racconta alcune tecniche con cui si può imbrogliare ai tavoli da poker sia terrestre che online. Naturalmente in tutti i luoghi dove girano soldi c'è qualcuno che cerca di procurarseli facendo il proprio gioco cioè non rispettando le regole. Marcus comincia a parlare del mondo dei casinò ove gli imbrogli più comuni sono dovuti agli accordi tra dealer e giocatore o anche tra giocatore e giocatore. Un imbroglio poco conosciuto di cui parla Marcus è quello delle carte segnate il cui segno si può scorgere solo tramite delle speciali lenti a contatto. La particolarità è che il marchio non sarebbe indelebile bensì destinato a scomparire dopo appena mezz'ora. Marcus avrebbe sperimentato questa soluzione “magica” acquistata in abbinamento alle speciali lenti a contatto da un ottico di New York e sarebbe riuscito a sbancare un tavolo di poker.

Poi sono trattati alcuni fatti misteriosi. Nell'introduzione Marcus cita un fatto “dubbio” di una ragazza che sarebbe riuscita a vincere un torneo importante alle WSOP nel 2005 (il Ladies No Limit Texas Hold'em event) grazie all'aiuto di un croupier compiacente. Questa ragazza sarebbe nientemeno che Jennifer Tilly. Per saperne di più di questo ed altri fatti non possiamo che rimandarvi a prezioso libro di Marcus.