Italia tra poker room.com e .it: un cambio culturale

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A quasi tre anni dalla nuova regolamentazione riguardante il mondo dell’online in Italia , giocare su una delle tante poker room online italiane è diventata la normalità, mentre il resto del mondo, a parte la Francia, continua a giocare a texas hold'em online sulle poker room online.com, severamente vietate ai giocatori della penisola.

I giocatori italiani più esperti che giocavano da molti anni nelle sale estere, si sono riversati nelle poker room italiane, dove il livello di gioco base era nettamente inferiore, e non sono pochi i players più esperti che in questi anni hanno rimpinguato notevolmente il proprio bankroll.

La grande concorrenza in un settore comunque molto piccolo come quello del poker online, che, dati alla mano di Aams, nel 2010 ha rappresentato meno del 4% del mercato globale dei giochi italiani, ha subito messo in moto un meccanismo di "cannibalizzazione" del mercato, dove le poker room online italiane per riuscire ad acquisire nuovi giocatori, hanno lanciato promozioni, tornei ed iniziative sempre piu' accattivanti (IPT, PGP, Snai Cup, PPC, Campionato italiano, Shark bay ecc...), e questo e' stato un bene per il giocatore, ed ovviamente per lo stato che guadagna una percentuale sulle giocate.

Tra i maggiori vantaggi compare sicuramente lo "sdoganamento" culturale di questo gioco in tutta la penisola. Infatti per decenni la parola poker e' sempre stata associata a "rovina", o peggio ancora a delinquenza. Sono tantissimi i film che nella nostra cultura (e non solo) associavano questo gioco alle bische clandestine. La tv, e la grande pubblicità in questi anni delle maggiori poker room italiane, e diciamolo chiaramente il cambio di "atteggiamento" del nostro stato, che e' diventato il vero "banco", ha permesso il cambio culturale nella visione del poker tra la popolazione.